Apparati Effimeri tra arte e tecnologia
Apparati Effimeri ha scelto di spostarsi a DumBO, nel Blocco 19, nel gennaio 2020, per lavorare nella tranquillità e con tutto lo spazio necessario per testare le nuove idee. E di spazio, per le proiezioni, ne è necessario molto …
Ce lo ha spiegato Federico Bigi, uno dei fondatori, con cui abbiamo ripercorso la storia del gruppo, ma anche il presente. “Apparati Effimeri lavora nel campo del Visual Design. Siamo nati nel 2008 come collettivo artistico, un team con al suo interno storici dell’arte, studiosi di cinema, arti visive, filosofia, insomma abbiamo avuto uno spread di contaminazioni. Lavoravamo tra il teatro, gli allestimenti video per i teatri e la grafica tridimensionale. Unendo queste esperienze e queste diverse formazioni, abbiamo iniziato a fare projection mapping cioè a proiettare contenuti tridimensionali sulle facciate”.
Architetture in legno e cartapesta, suoni e luci per celebrare le feste, scenari meravigliosi che duravano un giorno: questi gli Apparati Effimeri della tradizione, soprattutto barocca, a cui i giovani artisti designer visuali si sono ispirati per immergersi in un approccio tecnico e artistico contemporaneo. “Inizialmente il nostro è stato un incontro di esperienze. Io facevo grafica 3D, avevo già due anni di esperienza. Marco Grassivaro lavorava con il Teatrino Clandestino, alle scenografie teatrali, utilizzando al meglio la tecnologia. Ci siamo ispirati anche a ciò che stava succedendo in Europa, con gruppi di lavoro, dj… Siamo tuttora in contatto con altre realtà all’estero, in Francia, in Germania, ma anche in Italia. Abbiamo avuto recentemente un incontro a Roma: 14 studi di visual design, per conoscersi meglio e scambiarsi idee. E proprio in occasione del progetto “Farnesina Digital Art Experience” promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Apparati Effimeri ha realizzato Stay Human, un Video Mapping di grandissimo impatto. Tanti i lavori realizzati in giro per l’Italia, ma anche a Bologna, in diverse edizioni di Bologna Estate. Al lavoro anche con grandi marchi aziendali, come Ferrrari e Bmw.
Una delle caratteristiche del gruppo è la flessibilità: “Apparati Effimeri ha una forma elastica, perché lavorando su progetti piccoli e grandi, negli anni abbiamo sviluppato collaborazioni di tutti i tipi, con professionisti, ragazzi, tirocinanti delle scuole, il nostro è sempre stato un ambiente dinamico”. Un tipo di skill particolarmente importante in momenti come questi, quando la necessità di contenere il Coronavirus ha portato ad annullare tutti gli eventi pubblici. E’ il momento di innovare, ci ha spiegato Federico: “Certo è un momento durissimo. In questo periodo di Coronavirus diciamo che la parte di ricerca e sviluppo non dico che sia felice, ma può lavorare, mentre la parte amministrativa è più depressa. Però siamo anche ultratecnologici, e quindi stiamo esplorando le possibilità che si aprono con lo streaming, per eventi che vengano organizzati per essere trasmessi online e fruiti da casa. Lo streaming quindi è un’opportunità, anche per il futuro, invece di proiettare sui muri, trasmetteremo. Noi lavoriamo però anche con la realtà virtuale, lo step successivo potrebbe essere quello di una esperienza immersiva virtuale in contemporanea a tanti, grazie a visori che iniziano ad avere anche prezzi accettabili. Esperienze da fare insieme, ma ognuno nella propria casa.” Il futuro è già di casa e le prove sono già in corso.
Con Apparati Effimeri abbiamo cominciato la presentazione delle realtà che compongono il Distretto DumBO: creative, innovative, disposte a mettersi gioco in una rete di relazioni generatrici di nuove idee.