A DumBO l’Officina metropolitana per il nuovo lavoro
Nasce a DumBO l’Officina metropolitana per il nuovo lavoro, il mutualismo e l’economia collaborativa. Il progetto “Bologna attiva”, presentato da Open Event in collaborazione con la Fondazione per l’Innovazione Urbana, è stato infatti selezionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Programma regionale delle attività produttive volto a “consolidare e rafforzare strutture a sostegno della promozione dell’attività d’impresa, della ricerca industriale, dello sviluppo e trasferimento tecnologico alla produzione”.
Il finanziamento della Regione di 800mila euro consentirà a Bologna di dotarsi di una vera e propria infrastruttura sociale di nuova generazione per rispondere ai bisogni del lavoro contemporaneo, mettendo in relazione conoscenza, innovazione e benessere anche attraverso la sperimentazione di pratiche di incubazione e di accompagnamento sviluppate in sinergia con l’Università di Bologna.
“DumBO prosegue nella sua traiettoria di sviluppo come incubatore di arti e mestieri, che già aveva trovato applicazione nel Blocco 19 – dice Andrea Giotti, Ceo di Open Event –. Il finanziamento della Regione ci permetterà di riqualificare due ulteriori fabbricati del nostro distretto, creando uno spazio per favorire la commistione tra mondo creativo, università e imprese in un’ottica di scambio e contaminazione intellettuale tra realtà innovative, studenti, nuovi progetti imprenditoriali e cooperativi, freelance, artisti, comunità e cittadini”.
“Sin dal principio di DumBO, al centro del nostro agire c’è stato il tentativo di coniugare la rigenerazione urbana con la rigenerazione umana – continua Roberto Lippi, presidente di Open Event –. Lo spazio straordinario in cui operiamo può favorire il rilancio di tutta la città secondo un approccio inclusivo, che tiene insieme aspetti culturali, economici e sociali”.
Le azioni previste dal progetto si svilupperanno lungo tre raggi d’azione:
- accompagnamento: formazione, incubazione, coworking, costudying diffuso;
- mutualismo e strumenti condivisi: biblioteca degli oggetti, sportello a rotazione, sala prove condivisa, spazi di lavoro ibridi e messi a disposizione della comunità;
- welfare culturale: laboratori, doposcuola, area bambini, verde esterno, bar, spazio eventi interno ed esterno, programmazione culturale, portineria di prossimità.
Grazie al coinvolgimento di realtà pubbliche, private e comunitarie, verrà messo in atto un processo di co-progettazione coordinata volto a potenziare l’impatto delle azioni proposte.