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Shape

Blocco 19

 

L’Associazione Culturale Shape cura la promozione della musica elettronica e delle arti digitali, conservando la sua mission iniziale: progettare, organizzare e promuovere l’arte e la cultura attraverso iniziative non convenzionali.

 

Chi sei?

[E.]: “Mi chiamo Elisa Trento e sono una consulente nel campo degli eventi culturali e dell’industria audiovisiva. Collaboro con diverse società in qualità di progettista, curatrice e direttrice di produzione.

Oltre a questo, sono Presidente dell’Associazione Shape, per la quale mi occupo soprattutto di progettazione, e della curatela di alcuni dei contenuti di ROBOT Festival, festival internazionale di musica elettronica e arti digitali giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione”

 

 

Proprio l’Associazione Shape è uno degli attori del nostro Distretto: descrivicela!

[E.]:Shape è un’associazione culturale nata quasi vent’anni fa, nel 2002, che oggi con la riforma del terzo settore rientra nel mondo delle associazioni di promozione sociale. L’associazione si occupa di valorizzare e promuovere iniziative legate al mondo della musica elettronica e delle arti digitali attraverso attività non convenzionali.

Negli anni sono stati organizzati tanti eventi differenti a Bologna e sul territorio nazionale, cercando sempre di far coesistere e dialogare diverse discipline: dalla musica alle performance audiovisive alle proiezioni fino alla danza, sempre cercando di interpretare, indagandolo, lo stato dell’arte attorno alla musica elettronica contemporanea e alla cultura digitale.

Attraverso le nostre attività spesso gli artisti emergenti sono entrati in contatto con i nomi più in vista del panorama internazionale, soprattutto nell’ambito di ROBOT Festival.”

 

Musica, arti digitali, festival… Qual è la mission del vostro lavoro?

[E.]: “La nostra mission è quella di continuare ad indagare il nostro mondo progettando, organizzando e promuovendo l’arte e la cultura attraverso iniziative non convenzionali. Si tratta di un panorama in continua trasformazione, in cui bisogna sempre cercare di dare forma a nuove prospettive di linguaggio e di fruizione.

Sicuramente cerchiamo sempre di sviluppare nuove proposte e intendiamo farlo con continuità nell’arco dei 12 mesi dell’anno, dialogando con le realtà territoriali e al contempo sviluppando un network che possa ampliare e valorizzare le nostre proposte anche attraverso il rafforzamento di alcune reti nazionali ed internazionali già avviate. Lo sviluppo di progettualità speciali in ottica multidisciplinare attraverso scambi artistici, residenze e nuove produzioni è una delle nostre principali linee di programmazione.”

 

Qual è stato, fin qui, il progetto più importante dell’Associazione Shape?

[E.]: “Senza dubbio ROBOT Festival, nato nel 2008 ed arrivato oggi alla sua dodicesima edizione. E’ un festival che anno dopo anno si è sviluppato molto ed ha visto esibirsi diverse centinaia di artisti, arrivando a portare a Bologna nelle sue edizioni più partecipate fino a 30mila persone.

Shape è anche riuscita a portare diversi eventi in altre città italiane e due edizioni di ROBOT dall’altra parte del mondo, a Buenos Aires. L’orgoglio più grande è quello di essere diventati un riferimento importante nel mondo degli appassionati e degli addetti ai lavori della musica elettronica. I momenti di stallo, di difficoltà e di riflessione non sono certo mancati, ma sono serviti a farci sviluppare progettualità alternative e a re-inventarci con nuove formule e nuove proposte, senza tuttavia mai perdere il focus sulla nostra passione più grande, che è quella della musica.

Il Festival si è sempre svolto in diverse location della nostra città, come per il suo concerto inaugurale di tante edizioni al Teatro Comunale e poi Palazzo Re Enzo, l’Ex Galleria d’Arte Moderna, la Fiera e i locali notturni come il Link, il Kindergarten… Abbiamo sempre “vissuto” gli spazi bolognesi alimentando collaborazioni virtuose con altre realtà del territorio.”

 

 

Il progetto per il futuro? Se possiamo fare qualche spoiler?

[E.]: “Beh, si può dire che non sia più uno spoiler [ride], perché le date le abbiamo annunciate pochi giorni fa! La nuova edizione del ROBOT Festival sarà al DumBO nel weekend del 18-20 giugno!

Come Shape abbiamo inoltre in programma la realizzazione di un progetto per le nuove produzioni musicali sostenuto dal Comune di Bologna che prevede il coinvolgimento di due importanti nomi del panorama musicale italiano contemporaneo: un artista di Bologna – Lorenzo Nada in arte Godblesscomputers, beat maker, producer e dj e Davide Bassi in arte Bassi Maestro – considerato uno dei padri del rap underground in Italia, con il suo progetto elettronico da producer ‘North of Loreto’.

All’interno di una residenza di tre giorni i due artisti lavoreranno assieme in una sala di DumBO per produrre nuove tracce musicali in una collaborazione inedita che sarà proposta al pubblico in una performance live targata RBT. Il live sarà proposto sia in presenza che online con uno streaming d’avanguardia che permetterà una rielaborazione creativa delle riprese video e interazione con l’utente.

Stiamo lavorando anche ad altre importanti iniziative sulla città di Bologna che saranno annunciate a breve. Infine, abbiamo partecipato a diversi bandi per sviluppare la nostra progettualità internazionale, ma per scaramanzia non posso dire di più.”

 

Perché avete deciso di affittare uno spazio DumBO?

[E.]: “Abbiamo scelto DumBO perché è uno spazio di rigenerazione urbana con pochi eguali, che ci permette di portare nuovi contenuti e proposte artistiche senza alcun tipo di problema logistico.

Lavorando qui, poi, possiamo entrare in contatto con molte realtà interessanti come ad esempio gli Apparati Effimeri con i quali abbiamo già collaborato in diverse occasioni. DumBO è un ottimo ‘ufficio’ dove poter lavorare, nonché la location ideale dove realizzare la prossima edizione di ROBOT Festival in totale ottemperanza alle normative di sicurezza anti-contagio.

 

Da pochi giorni sei diventata la presidentessa dell’Associazione Shape, diventando il volto femminile di riferimento per le associazioni bolognesi a supporto della musica elettronica e delle arti digitali. Quali saranno i prossimi passi?

[E.]: “E’ un incarico di cui vado particolarmente orgogliosa, anche perché seguo Shape e ROBOT oramai da tanti anni… sono realtà che stimo per la grandissima capacità di reinventarsi superando gli ostacoli e rispondendo sempre alle variazioni sociali ed economiche del contesto esterno (non ultime quelle legate alla pandemia).

Shape ha rinnovato il suo gruppo di lavoro e ora è un bel mix di persone che lavorano fin dal “giorno zero” della sua costituzione, unite a nuove forze entrate da poco, indispensabili per restare al passo con i tempi e per leggere e fare propri i veloci mutamenti dei linguaggi legati alla cultura digitale.

Oggi vogliamo rilanciare la nostra realtà senza fossilizzarsi su unico grande progetto: Shape non è solo il ROBOT Festival, ma anche tante altre iniziative che vengono proposte durante tutto l’anno!

Ci piace ragionare in ottica di condivisione virtuosa, con scambi e residenze artistiche che vadano verso il modello di cultura che vorremmo perseguire. Una cultura che dialoga, aperta e flessibile alle collaborazioni, ma sempre incentrata sulla musica elettronica e sulle arti digitali.”

 

Lavoro “on stage” quindi, ma anche formazione.

[E.]: “Certamente! Abbiamo avviato una serie di collaborazioni, tra cui una con il MASTER in comunicazione e produzione della musica dell’Università di Bologna. Con ROBOT andiamo nelle aule a raccontare il nostro lavoro e al contempo accogliamo un tirocinante che ci affiancherà per alcune settimane nello sviluppo delle nostre attività.

Un altro progetto è quello in collaborazione con lo IAAD, Istituto di Arte Applicata di Design, che terrà un approfondimento durante la prossima edizione del festival incentrato sull’organizzazione degli eventi culturali in tempi di distanziamento e diffidenza.

Il festival accoglie e accompagna percorsi di tesi da parte di studenti dell’Istituto, volti a proporre progetti sperimentali ed innovativi in linea con le dinamiche di comunicazione proprie delle nuove tecnologie.

Oltre a ciò, collaboriamo con il Conservatorio di Musica G.B. Martini e la sua Scuola di Musica Elettronica.
Assieme a Coderdojo e a Il Giardino Segreto stiamo inoltre implementando il nostro format RBT Kids, il modulo formativo di ROBOT che propone attività pensate per avvicinare i più piccoli al mondo del digitale.

Insomma, le idee su cui lavorare non ci mancano di certo.”

 

Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più nel tuo percorso di crescita e a cui ti sei ispirata?

[E.]: “Occupandomi di curatela e organizzazione non ho dei veri e propri artisti di riferimento, ma la musica è senza dubbio un elemento fondamentale nel mio percorso di crescita. Se devo fare il nome del gruppo che più mi rappresenta scelgo i Sonic Youth, band che ricollego anche al periodo del mio trasferimento a Bologna dal Veneto e ai miei primi anni di università. Li ho visti spesso esibirsi dal vivo, come durante il mio viaggio a New York nel 2008, quando assistetti ad un loro concerto memorabile al McCarren Park Pool.”

 

Dopo un’ora di chiacchierata, ti sei guadagnata l’ultima domanda. Se fossi una canzone, quale sound avresti?

[E.]:Vi stupirò, ma io lo sono già! Il mio compagno Marco Ligurgo, in arte Marco Unzip, ha creato assieme all’amico producer e dj tedesco Tobi Neumann il duo ToCo, e qualche anno fa mi hanno dedicato una traccia dal titolo “Sweet Elisa”. Me la sento mia, al 100%!”

 

Contatti

Mail: info@shape.bo.it
Website: https://shape.bo.it/
Facebook: https://www.facebook.com/associazioneshape

 

Produzioni

ROBOT FESTIVAL: festival internazionale di musica elettronica contemporanea e arti digitali che promuove, dal 2008, le forme artistiche d’avanguardia ed il loro rapporto con la tradizione attraverso sonorità, performance, installazioni multimediali, conferenze e proiezioni – ROBOT si inserisce tra le manifestazioni europee più riconosciute del settore. Caratteristiche di ROBOT il rapporto con il territorio, l’utilizzo di location prestigiose in ottica di promozione e scambio internazionale, connesso alla circolazione di nuovi artisti emergenti.

ROBOT NIGHTS: è un ciclo di eventi sviluppati in differenti location della città di Bologna, con l’idea di ospitare artisti in linea con il festival.

TERRACE: Una serie di appuntamenti nelle meravigliose cornici della terrazza del Teatro Comunale di Bologna e Sala Maggiore Ex-GAM, pensati per creare un allestimento ad hoc e dare spazio ad artisti emergenti nazionali e internazionali.

TEXTURES: eventi che fanno rivivere di sera, in orari e contesti inediti, i bellissimi spazi antistanti il Museo della Tappezzeria all’interno del giardino di Villa Spada, e il giardino del Baraccano.

BOILER ROOM Bologna: Evento live streaming per eccellenza della musica elettronica internazionale, per la prima volta ospitato a Bologna nel 2019 da Shape – Robot Festival nella meravigliosa cornice di Palazzo Re Enzo.

THIS IS BOLOGNA: questo progetto nasce per mappare i nodi culturali della città di Bologna dando al pubblico la possibilità di scoprire cellule creative, sperimentatori visuali, specialisti in campo fashion, esploratori nel campo della multimedialità, perfino una sezione legata al food&beverage più ricercato. Due le edizioni: nel 2011 e nel 2013 nella prestigiosa cornice di Palazzo Re Enzo e dell’Ex Ospedale dei Bastardini.

Co-produzioni e partnership

Boiler Room, Fondazione MAST, FONDAZIONE RICCARDO CATELLA @ BAM – BIBILIOTECA DEGLI ALBERI di Milano, COMPAGNIA DELLA QUARTA – ZED FESTIVAL, BOLOGNA JAZZ FESTIVAL, BOLOGNA MODERN, FESTIVALLE.

 

RoBOt e molto altro

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distretto, Distretto DumBO, dumbospace, shape
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